Notiziario di Lunedì 8 Novembre 2004
Dal carcere di Viterbo, in cui è sottoposto al 41 bis, faceva partire i suoi ordini anche via fax. Protagonista Leonardo Vitale, ritenuto il capomafia di Partinico. Il boss scriveva alla famiglia e la moglie, una volta ricevuta la lettera, decriptava le frasi che vi erano inserite e poi comunicava gli ordini. La donna, Maria Gallina, di 48 anni, è stata arrestata questa mattina assieme al figlio Giovanni e ad altre 22 persone, nell’ambito dell'operazione condotta dai carabinieri e dalla Finanza che ha visto impegnati 350 uomini, unità cinofile ed elicotteri. Gli investigatori, grazie ad una rete di microspie e telecamere, sono riusciti a seguire il percorso che facevano i biglietti dal carcere fino a Partinico. Vitale riusciva anche a far passare ''bigliettini'' in cui dava ordini, nascondendoli dentro la biancheria sporca. Allo stesso modo i familiari gli facevano arrivare messaggi quando gli portavano i vestiti puliti. In alcune conversazioni registrate dai carabinieri, Maria Gallina si definisce una ''donna di mafia'', e ancora ''una donna d'onore''.