Notiziario di Giovedì 23 Settembre 2004
Infiltrazione mafiose al comune? Non mi risulta. Così il sindaco di Agrigento Aldo Piazza replica al manifesto di Legambiente, illustrato stamani nel corso di una conferenza stampa. Sin dall’insediamento, aggiunge il sindaco, la mia amministrazione si è distinta per trasparenza e legalità proprio nel settore degli appalti. Alcuni esempi? La gara per la manutenzione della rete idrica, per un importo di 350 milioni del vecchio conio, ha visto la partecipazione di ben 182 imprese. Un numero che testimonia fiducia e apprezzamento, aggiunge. E replica ad Arnone anche a proposito del bando di gara per le opere fognarie di Cannatello, ritirato dopo un esposto dell’ambientalista. Una vicenda, ricorda Piazza, che risale al 1974 e che solo nel febbraio scorso è giunta al capolinea con l’invito al comune, da parte dell’ufficio del commissario regionale per l’emergenza rifiuti, a rendere il progetto cantierabile. Cosa che è stata fatta. Piazza ricorda ancora che la gara dovrà essere espletata entro il mese di dicembre, pena la perdita del finanziamento e dunque della possibilità per Cannatello di avere le fogne. E ad Arnone che, in segno di sfida, gli chiedeva di rimuovere il funzionario che ha redatto il bando di gara annullato, come avvenuto per la Gentile, Piazza precisa che la Gentile non è stata rimossa, ma si è dimessa dopo avere sospeso il bando per la vendita degli immobili. E il sindaco ce l’ha anche con quanti protestano per il funzionamento dei semafori al Quadrivio Spinasanta. Un impianto costato ben 250 milioni delle vecchie lire, voluto dalle precedenti amministrazioni ed anche dagli stessi residenti. Tuttavia, assicura Piazza, si tratta di un esperimento. Se la situazione del traffico non migliorerà, conclude, saranno studiate altre soluzioni, anche quella di togliere i semafori.