Notiziario di Lunedì 30 Agosto 2004
Tredici anni fa la mafia uccideva l’imprenditore Libero Grassi, colpevole di non essersi piegato al racket del pizzo. Grassi venne assassinato la mattina del 30 agosto del 1991 appena uscito dalla sua abitazione. Libero Grassi non si limitò a dire no ai picciotti della mafia: lo disse scrivendo un articolo sul giornale, lo ripetè in televisione, lo fece aprendo un dibattito nazionale. Per questo la cosca Madonia, all'epoca una delle più potenti e sanguinarie della città, non perdonò quell'uomo che da solo sfidava Cosa nostra e il cui esempio coraggioso poteva far sollevare la testa anche ad altri imprenditori e commercianti mettendo in crisi le casse della mafia palermitana. Non mi pare, ha commentato con amarezza la vedova, l’ex senatrice Pina Maisano, oggi sia cambiato molto in tema di racket. La mafia fa ancora buoni affari, ha concluso e le denunce sono quasi inesistenti.