Notiziario di Giovedì 12 Febbraio 2004

La CNA di Agrigento lancia un grido d’allarme per il rischio fallimentare cui vanno incontro centinaia di piccole e medie imprese artigiane della nostra provincia. A fotografare la difficile situazione economica è il segretario provinciale della Confederazione nazionale artigiani, Enzo Napoli, per il quale, accanto alla crescita del numero di imprese nella nostra provincia, non ha fatto riscontro alcuna opera di consolidamento dei sistemi produttivi da parte della pubblica amministrazione. Pertanto la CNA rivolge un duro monito alle istituzioni per gli sprechi economici a favore di altre iniziative totalmente scollegate con le esigenze delle imprese. Ma le polemiche nascono anche a causa del ritardo con cui vengono erogate le somme da destinare alle imprese e a quello con cui si realizzano nuove aree attrezzate per gli insediamenti aziendali. Anche il passaggio all’euro, prosegue Napoli, ha portato la sua ondata negativa. La nuova moneta infatti si è tradotta per le nostre imprese in un ulteriore aggravio dei costi ed in una sempre più ridotta capacità di competere nei mercati. Continuando di questo passo, continua Napoli, le piccole e medie imprese del mezzogiorno soccomberanno, lasciando le redini del mercato alle potenze economicamente più avanzate dell’Italia e del resto d’Europa. Pertanto, conclude il segretario provinciale della CNA, c'è il rischio reale che centinaia e centinaia di piccole imprese chiudano i battenti se le forze politiche e sociali della provincia, non avvieranno un immediato dibattito ed una decisiva sterzata che sia in grado di contrastare un ulteriore marginalizzazione della nostra economia.

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