Notiziario di Venerdì 16 Maggio 2003

Probabilmente non si era rassegnato alla malattia della moglie, affetta da un tumore. E riteneva i medici non in grado di curarla. Un tarlo che ha sconvolto la mente di Francesco Arnone, 69 anni, nativo di Naro, ma dal 1982 emigrato in Germania, autore ieri di una delle stragi più efferate della storia tedesca. Ha ucciso prima la moglie, Maria Lentini, 71 anni, nativa di Camastra e successivamente i due medici che avevano in cura la donna. Alla fine si è tolto la vita. Il fatto è accaduto a Ludwigshafen, nel sud ovest della Germania, dove la famiglia Arnone risiedeva da tanti anni, dopo avere abitato a Mannheim. La tragedia ha avuto inizio in un ambulatorio. L’uomo è entrato ed ha sparato contro un medico di 45 anni, uccidendolo. Dopo venti minuti, mentre la polizia accorreva sul posto, in un altro ambulatorio, l'uomo sparava contro un altro medico di 37 anni, morto qualche tempo dopo per le gravi ferite riportate. E’ poi scappato su un'auto che è stata intercettata dalla polizia, ma nel momento in cui stava per arrestarlo, l'omicida ha rivolto l'arma contro se stesso sparandosi un colpo al cuore. Una strage forse premeditata. Ne sono convinti gli inquirenti tedeschi che a casa della coppia hanno trovato una lettera scritta dall’uomo nella quale annunciava l’intenzione di liberare la moglie dalle sue sofferenze e di togliere di mezzo i medici che la avevano in cura. Una strage che ha sconvolto l’opinione pubblica tedesca ed anche Naro, dove stamani non si parlava d’altro e dove vive una figlia della coppia, Stellina, 42 anni, affranta dal dolore che nel pomeriggio è partita alla volta della Germania. Casalinga, seconda dei tre figli che i coniugi Arnone hanno avuto, Stellina da anni avrebbe chiuso i rapporti con il padre. E' l'unica dei figli a vivere ancora in Sicilia, la sorella più grande ed il fratello minore, nato a Mannheim, sono rimasti in Germania. A Naro in pochi ricordano Francesco Arnone. I più anziani lo descrivono come una persona dal carattere piuttosto difficile, con la quale non era facile andare d'accordo.

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