Notiziario di Lunedì 28 Aprile 2003
La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul fenomeno della lacrimazione di sangue dalla statua di Padre Pio, collocata vicino ad una chiesa di Raffadali. Un atto dovuto, sostiene il procuratore Ignazio De Francisci, in appoggio alle iniziative che sta portando avanti l’Arcidiocesi di Agrigento. La Curia ha consegnato ad un laboratorio di analisi cliniche il fazzoletto con il quale sono state asciugate le macchie di sangue. Verranno analizzate e al massimo entro domani si dovrebbe conoscere il responso dal quale si capirà se si è di fronte ad uno scherzo di pessimo gusto o ad un vero e proprio fenomeno che ha già fatto gridare al miracolo Raffadali. Intanto proseguono i pellegrinaggi nei pressi della statua. I fedeli arrivano da tutte le parti, non soltanto dalla provincia ma anche da altri centri siciliani. Sulla presunta lacrimazione di Padre Pio interviene anche il presidente della Regione Totò Cuffaro, originario proprio di Raffadali, per il quale ogni giudizio sulla genuinità dell’evento non può che restare affidato al competente e prudente giudizio dell’autorità ecclesiale locale.