Notiziario di Sabato 14 Dicembre 2002
Da lontano sembravano una sessantina, ma il barcone di 18 metri che li ospitava nascondeva una capiente stiva dove, stretti come sardine, ne erano stipati altri 150 circa. Cosi' la 'caccia' delle motovedette di questa notte alla barca di immigrati clandestini si è conclusa con un arrivo record sulle coste siciliane: sono 211 gli immigrati di varia nazionalità, africana e mediorientale, trasferiti nei centri di accoglienza del Sud, dopo un soggiorno di alcune ore al centro di permanenza temporanea di Agrigento. Cinque gli scafisti fermati e condotti alla squadra mobile, dove sono stati interrogati dal sostituto procuratore di turno che deve decidere sulla convalida dei fermi. I clandestini sono in prevalenza irakeni, curdi, pakistani, liberiani; tra di loro anche cinque donne. Sono tutti in buone condizioni, nonostante la lunga traversata in mare partita da un porto della Libia. La 'caccia' al barcone era scattata alle 19 di ieri, quando un pattugliatore della guardia costiera intercettava il natante a fari spenti a 4 miglia al largo di Gela. Riusciti una prima volta a fare perdere le proprie tracce, gli scafisti sono stati riagganciati al largo di Licata dalla nave Vega della marina militare. Ma anche in questo caso, il mare mosso, l'oscurità e l'abilità di chi stava al timone del barcone hanno avuto la meglio. E' a questo punto che dalla plancia della Vega si è alzato in volo un elicottero della Marina militare che dopo pochi minuti individuava il barcone nello specchio di mare antistante Porto Empedocle. Sul posto si portavano anche motovedette, due della guardia costiera, una dei carabinieri, una della guardia di finanza, che bloccavano l'imbarcazione trainandola verso il porto. Nel buio, sul barcone le forze dell'ordine credono di individuare una sessantina di immigrati, tutti in piedi. Ma una volta in porto la sorpresa: altri 150 erano stipati in una stiva, invisibile da lontano. Lo sbarco di stanotte e il trasferimento, sia pure per alcune ore, al centro di permanenza di Agrigento coincidono con la nuova iniziativa di protesta del deputato regionale Miccichè per la chiusura della struttura. Protesta che oggi ha visto l’intervento tra gli altri di Leoluca Orlando e di altri esponenti della sinistra e dei new global.